Oggi Direzione nazionale in vista del Congresso

Tra le forze politiche uscite peggio dalle elezioni, c’è il Partito democratico. L’emorragia di consensi lo spingono inevitabilmente ad una riflessione sul futuro. Oggi si è svolta così la direzione nazionale, il primo step in vista del Congresso che deciderà il sostituto dell’attuale segretario, Enrico Letta. Che ha sollecitato un rinnovo totale della classe dirigente, chiedendone una più giovane «in grado di sfidare Giorgia Meloni, una donna giovane» e più femminile. Il congresso, ha ammonito Letta, «non deve essere né un X Factor ma nemmeno un congresso che rinvia alle calende greche». Dopo l’intervento di Letta, hanno preso la parola alcuni tra i presenti (erano oltre 200 membri, tra parlamentari ed esponenti locali). Non sono mancati interventi critici, alcuni molto duri, tra cui quello di Matteo Orfini – «Il Pd è diventato il partito a difesa dello status quo» – e di Valeria Valente – «Rappresentanza donne? Nel passaggio delle liste ci eravamo tutti e tutte. Troppo facile parlare dopo». C’è anche chi ha affrontato la questione delle alleanze: «Il nostro congresso non può essere un voto sull’alleanza col M5s, Iv o Azione», ha chiesto Dario Nardella.