Attacco russo su Zaporizhzhia, Consiglio europeo adotta nuove sanzioni

Dall’inizio di ottobre, le forze armate ucraine hanno liberato più di 400 chilometri quadrati della regione di Kherson. A dirlo è stata Natalia Gumenyuk, capo del Centro stampa di coordinamento congiunto delle forze di difesa dell’Ucraina meridionale, durante un briefing, riporta Ukrainska Pravda. Tuttavia la situazione, per stessa ammissione di Gumenyuk, rimane difficile. Una dimostrazione in questo senso arriva dall’attacco russo su Zaporizhzhia, la città ucraina dove sorge la centrale nucleare già al centro di ispezioni per i timori di radiazioni e situazioni fuori controllo a causa della guerra, che ha provocato morti e feriti. Nello specifico l’esercito russo avrebbe lanciato sette attacchi missilistici contro edifici residenziali e diversi incendi sono scoppiati in città in seguito alle esplosioni. Il Consiglio europeo, intanto, ha adottato il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia in risposta «all’annessione illegale delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson». «Questo nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia è la prova della nostra determinazione a fermare la macchina da guerra di Putin e a rispondere alla sua ultima escalation con falsi referendum e annessioni illegali di territori ucraini», ha commentato l’Alto rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell. La voce fuori dal coro è però quella del premier ungherese, Viktor Orbán: «La politica sanzionatoria fallimentare di Bruxelles deve essere ripensata, perché le sanzioni non sono state all’altezza delle aspettative. La guerra non è finita, i prezzi in Europa sono alle stelle, ma la Russia sta facendo un buon profitto».