Le cronache riportano di infortuni mortali ogni giorno nei luoghi di lavoro

Prima ancora delle statistiche prodotte dall’Inail a consuntivo, l’allarme salute e sicurezza nei luoghi di lavoro emerge chiaramente dagli organi di comunicazione che segnalano quotidianamente ciò che accade in ogni angolo del Paese. Gli ultimi casi di cronaca confermano, semmai ce ne fosse ancora bisogno, l’urgenza di intervenire in tempi rapidissimi, come chiesto più volte dalla Ugl e dalle altre sigle sindacali confederali. Nella legislatura che si è appena chiusa, gli interventi posti in essere dai governi che si sono succeduti sono stati oggettivamente marginali, avendo riguardato la figura del preposto, in particolare nei cantieri. Il preposto ha un ruolo importante, in quanto verifica l’andamento della sicurezza e le condizioni di lavoro direttamente sul campo, ma non è colui che, ad esempio, autorizza materialmente una spesa per quanto necessaria. Sia la ministra Nunzia Catalfo che il suo successore Andrea Orlando avevano avviato dei tavoli di confronto con le parti sociali, senza però raggiungere un punto finale. Soprattutto fra le imprese era emersa una forte differenziazione sulle strategie da seguire. Il punto di maggiore attrito fra le grandi e le piccole aziende si registrò principalmente sulla questione della qualificazione delle stesse, un aspetto che ha connotati più formali che sostanziali e che, soprattutto, ha costi importanti da coprire per la procedura richiesta.