I tre sono stati premiati «per lo sviluppo della “chimica a scatto” e della chimica bioortogonale»

Carolyn R. Bertozzi, Morten Meldal e K. Barry Sharpless hanno vinto il premio Nobel per la Chimica 2022 «per lo sviluppo della “chimica a scatto” e della chimica bioortogonale». Con i loro studi, condotti indipendentemente l’uno dall’altro, lo statunitense Sharpless, classe 1941 e docente presso lo Scripps Research Institute a La Jolla, in California, e il danese Meldal, nato nel 1954 e che insegna all’Università di Copenhagen, hanno sviluppato la cosiddetta chimica a scatto – click chemistry, in inglese –, un metodo che permette di sintetizzare sostanze complesse in modo semplice e veloce, con un meccanismo che permette di unire tra loro molecole più piccole (un procedimento fondamentale per molti settori, a partire da quello farmaceutico). Successivamente la statunitense Carolyn Bertozzi, nata nel 1966 e docente alla Stanford University, ha integrato quella tecnica per poi applicarla negli organismi viventi, diventando la prima ad usare la chimica a scatto per osservare, senza interferire con esse, le reazioni chimiche che avvengono negli organismi viventi. Una curiosità: Sharpless è stato già premiato nel 2001 e adesso è il quinto scienziato al mondo a essere premiato due volte.