ALCUNE SEMPLIFICAZIONI
Il decreto-legge Aiuti ter è stato impiegato dal governo uscente come veicolo per intervenire su alcuni aspetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’articolo 22, ad esempio, è volto a favorire la gestione dei rifiuti, attraverso un intervento sui procedimenti autorizzativi connessi all’economia circolare, mentre il successivo articolo 23 introduce delle semplificazioni in materia di realizzazione di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Guarda invece all’idrogeno e alla siderurgia l’articolo 24. Un aspetto, quest’ultimo, connesso al ruolo di InvItalia per la promozione degli investimenti pubblici legati al Pnrr, attraverso la definizione di accordi quadro, ai sensi dell’articolo 32.

UNIVERSITÀ E SCUOLA
Non mancano degli interventi sul versante dell’istruzione. L’articolo 25 istituisce un fondo per l’housing universitario per gli studenti fuori sede: la dotazione è di 660 milioni di euro fino al 2026. Gli articoli 26 e 27, viceversa, hanno un impatto più ordinamentale e meno finanziario. I due articoli puntano, rispettivamente, a rivedere l’assetto degli istituti tecnici e degli istituti professionali, con l’obiettivo di allinearli alle esigenze del mondo produttivo, vista la nota distanza in termini di competenze. L’articolo 28, infine, istituisce l’osservatorio nazionale per l’istruzione tecnica e professionale, composto da quindici membri anche di estrazione sindacale e datoriale.