Tutto rinviato al 21 ottobre, dopo l’assenza al vertice convocato da Giorgetti al Mise

Neanche il buongusto di assicurare una presenza in quello che potrebbe essere uno degli ultimi incontri convocati dal governo uscente. Il vertice al ministero dello Sviluppo economico, convocato dal responsabile del dicastero Giancarlo Giorgetti, anche in nome e per conto del suo collega al Lavoro e alle Politiche sociali, Andrea Orlando, i rappresentanti della Whirpool non si sono presentati. Presenti invece i rappresentanti delle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che, alla preoccupazione per i tanti posti di lavoro che rischiano di andare in fumo, hanno aggiunto anche un forte disappunto per l’assenza della multinazionale del bianco. I vertici della Whirlpool si sono limitati ad inviare una laconica e-mail con la quale hanno comunicato che all’interno della «revisione strategica delle proprie attività in Europa, Medio Oriente e Africa avviata nell’aprile scorso, tutte le opzioni sono attualmente ancora in corso di valutazione e tutti gli scenari continuano ad essere valutati». Sempre dalla Whirlpool hanno indicato la data del 21 ottobre come termine della riflessione in corso. Uno scenario che preoccupa i sindacati di categoria che, in questa vertenza, hanno il supporto delle rispettive confederazioni di riferimento. L’Ugl, in particolare, teme che il comportamento della Whirlpool possa finire per mettere in crisi l’intera filiera produttiva del bianco, un tempo forte in Italia.