Centrodestra al lavoro in vista dei prossimi step che lo porteranno alla guida del Paese. C’è una squadra di governo da tirar su e già stanno circolando i primi nomi dei possibili componenti. Le scelte saranno fatte in maniera condivisa tra le forze che compongono la coalizione, ha assicurato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani: «Non poniamo nessuno veto, ci sarà un accordo sulle proposte da fare al capo dello Stato, a cui rimane l’ultima parola, quindi sarà il capo dello Stato ad accettare la proposta che farà il futuro presidente del Consiglio», ha detto, commentando con i cronisti la composizione del prossimo governo. Che manterrà la postura internazionale attuale, senza stravolgimenti: «Avrà i migliori rapporti con tutti, ma i nostri riferimenti sono l’Ue e l’Alleanza Atlantica. Di questo naturalmente saremo garanti, se ce ne sarà bisogno, nel modo più assoluto», ha assicurato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, rassicurando in un’intervista al Corriere della Sera quanti temono un riposizionamento internazionale dell’Italia. Farà ovviamente opposizione, il leader di Italia viva, Matteo Renzi, che ha accusato anche il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, di aver contribuito al successo di Fratelli d’Italia, la forza politica che ha trainato il centrodestra alla vittoria: «Voteremo contro la fiducia, presenteremo ai nostri emendamenti», ha assicurato nella sua e-news, indicando al partito la linea da seguire nei prossimi anni. Renzi ha però aperto ad un confronto sulle riforme costituzionali: «Se» Meloni «chiederà un tavolo per fare insieme le riforme costituzionali, noi ci saremo perché siamo sempre pronti a riscrivere insieme le regole». Ha parlato invece i opposizione «netta, chiara e responsabile», Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, parlando a nome del Partito democratico, uscito malconcio dalle elezioni. Intanto, da Bruxelles, è arrivato un invito: l’Italia «sta dimostrando una spinta continua per le riforme in aree fondamentali, come la pubblica amministrazione e gli appalti. Congratulazioni, Italia, continuate il buon lavoro», ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo la valutazione preliminare positiva all’esborso della seconda tranche dei fondi destinati a finanziare il Pnrr italiano (21 miliardi di euro).