La sonda DART, Double Asteroid Redirection Test, della NASA, l’Agenzia spaziale statunitense, ha colpito nella notte Dimorphos, un piccolo asteroide distante 11 milioni di chilometri dalla Terra, portando a termine la missione per la quale era stato lanciato in orbita nel novembre del 2021.
I dati del test, condotto in vista di una possibile (e futura) collisione con un asteroide, saranno analizzati prossimamente. Soltanto allora sarà possibile scoprire quanto l’impatto di DART ha inciso, modificandola, l’orbita di Dimorphos. Dimorphos ha una larghezza massima di 160 metri e orbita intorno a un asteroide più grande, Didymos, con un diametro massimo di 780 metri. Restando mediamente distante di circa 1,2 chilometri, Dimorphos compie un giro completo intorno a Didymos ogni 12 ore. Dopo lo scontro con DART, il piccolo asteroide dovrebbe avvicinarsi lievemente a quello più grande, riducendo di una decina di minuti il periodo orbitale, ovvero il tempo che impiega per compiere ogni giro. L’impatto della sonda è stato monitorato a distanza (circa 1.000 chilometri) da LICIACube, un satellite di piccolissime dimensioni, gestito dall’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, e realizzato da Argotec, un’azienda spaziale torinese specializzata nella produzione di microsatelliti.