Lo sostiene uno studio condotto su un campione di ragazzi intorno ai 10 anni

Una notte di sonno a settimana. Questo è il tempo perso dai bambini di dieci anni che restano svegli per usare i social network, perlopiù TikTok e Snapchat – meno “popolare” Instagram –, sostiene uno studio realizzato dalla De Montfort University Leicester, che ha analizzato il comportamento di 60 giovani, provenienti da diverse zone del Regno Unito. La ricerca è stata coordinata dal docente di psicologia, il dottor John Shaw, sostiene che il 12,5% dei bimbi intorno ai 10 anni si sveglia volontariamente per controllare le notifiche sul cellulare. I ragazzi hanno dormito mediamente 8,7 ore ogni notte (il Centers for Disease Control and Prevention raccomanda dalle 9 alle 12 ore di sonno, per quella fascia d’età). Interrogati dai ricercatori, i giovani hanno dichiarato di aver navigato sulle piattaforme social per «oltre quattro ore al giorno», con due terzi che hanno ammesso di aver usato i social prima di addormentarsi. «Il timore di essere estromessi, che è amplificato dai social media, sta influenzando direttamente il sonno dei più piccoli, che vogliono sapere cosa stanno facendo i loro amici», ha detto il dottor John Shaw, intervenendo al British Science Festival. «Se non sei online quando sta succedendo qualcosa, significa che non stai prendendo parte a quella cosa. Si cade in un loop: chi è ansioso va ancora più sui social media, il che lo rende più ansioso ancora, con un impatto negativo sul sonno», ha concluso.