Il decreto Aiuti ter prevede un intervento una tantum a sostegno dei lavoratori

L’ultimo atto del governo Draghi potrebbe essere la stesura del decreto-legge Aiuti ter, pubblicato in gazzetta ufficiale alla vigilia delle elezioni politiche. Insieme ad una serie di misure che riprendono provvedimenti già adottati per contrastare gli effetti del caro carburanti sulle imprese, il decreto Aiuti ter prevede il riconoscimento di una indennità una tantum dell’ammontare di 150 euro per tutta una vasta casistica di lavoratori. Tale indennità verrà riconosciuta, direttamente o a domanda, nel prossimo mese di novembre. A beneficiare della somma saranno i lavoratori dipendenti con una retribuzione imponibile non superiore a 1.538 euro. Sempre 150 euro andranno ai pensionati; ai lavoratori domestici; ai percettori di Naspi, Dis-coll, disoccupazione agricola e reddito di cittadinanza; ai titolari di contratti collaborazione coordinata e continuativa; ai dottorandi e assegnisti di ricerca; ai lavoratori dello sport e dello spettacolo; ai lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti; ai lavoratori autonomi senza partita Iva; agli addetti alle vendite a domicilio; ai lavoratori autonomi con partita Iva. La norma, che prevede dei limiti di reddito che possono variare da 5mila a 20mila euro, è stata comunque apprezzata dai sindacati, che restano fortemente preoccupati per l’impatto delle pressioni internazionali sulla nostra economia, anche in termini occupazionali.