Uno strumento di contrasto alla povertà serve, ma occorre pure avviare al lavoro le persone

Il superamento del Reddito di cittadinanza per arrivare al Reddito di responsabilità. La tappa romana del tour della Ugl è servita per illustrare la proposta per rendere più efficiente lo strumento di sostegno alle famiglie economicamente disagiate, introdotto con il decreto-legge del gennaio del 2019, lo stesso con il quale si è dato vita a quota 100. Il punto di partenza è rappresentato dall’oggettivo fallimento del Reddito di cittadinanza sul versante delle politiche attive del lavoro. Se, infatti, il Reddito di cittadinanza ha permesso di dare un supporto alle famiglie soprattutto nel momento più buio della pandemia, ciò che è mancata completamente è stata la fase del passaggio al lavoro. I numeri sono impietosi. A fronte di punte di 3,6 milioni di beneficiari complessivi, la metà dei quali immediatamente occupabile, l’avviamento al lavoro ha riguardato percentuali bassissime, nell’ordine di circa il 2,5% su base nazionale con punte intorno al 4% nelle migliori delle ipotesi. Fallimento completo pure sul versante dei cosiddetti Puc, i progetti utili alla collettività, con i piccoli e medi comuni impossibilitati ad avviare gli stessi per la carenza di personale e per l’appesantimento burocratico. Fermo restando la necessità di avere uno strumento di contrasto alla povertà assoluta, la proposta dell’Ugl è volta a favorire l’incontro fra le aziende che intendono assumere e i percettori del Reddito di cittadinanza che sono in condizione di poter lavorare, non essendo gravità da disabilità o da carichi familiari. L’idea è quella di permettere direttamente alle imprese e alle agenzie per il lavoro di accedere all’elenco dei percettori, così da individuare le professionalità occorrenti. Le imprese potrebbero contare anche su agevolazioni tali a produrre una significativa riduzione dei costi connessi alla retribuzione. Il percettore, con senso di responsabilità verso il Paese, dovrebbe mettersi a disposizione, potendo peraltro contare su di un miglioramento della condizione personale.