Le regole per il voto. Sul sito del Ministero dell’interno sono disponibili tutte le indicazioni utili per gli elettori

Domenica 25 settembre, gli italiani, compresi quelli residenti all’estero, saranno chiamati ad eleggere 400 deputati e 200 senatori, dopo la riforma costituzionale che ha ridotto il numero dei parlamentari, prima fissati a 630 per la Camera e a 315 per il Senato. La legge elettorale, invece, non cambia. Essa prevede che l’espressione del voto avvenga tramite l’apposizione di una sola croce sul nominativo del candidato al collegio uninominale o sul simbolo di un partito politico. Non è previsto il voto disgiunto, per cui mettendo la croce sul simbolo di un partito in automatico la preferenza va anche al candidato al collegio uninominale. La legge elettorale conosciuta come Rosatellum assegna parte dei seggi con l’uninominale (3/8) e parte con il plurinominale. Nel primo caso, vince chi prende più voti in un collegio, senza la necessità di superare la soglia del 50%. Nel collegio plurinominale, l’assegnazione dei seggi è su base proporzionale in due passaggi: prima si calcolano i seggi spettanti al singolo partito, poi tali seggi sono assegnati in base alle migliori percentuali raccolte nei singoli collegi. Secondo i calcoli fatti dal sito openpolis.it, i candidati nel complesso sono 4.746, mentre le candidature sono 6.347, considerando che oltre mille candidati sono presenti in più collegi. La legge prevede infatti la possibilità di candidarsi in cinque collegi al plurinominale e in uno all’uninominale. Sul sito del Ministero dell’interno, sono disponibili di ciascun candidato il curriculum e il casellario giudiziario.