La crescita è frenata dal numero di impianti di proprietà: in Italia solo in quattro lo hanno. In Premier 17 su 20

Negli ultimi anni, il calcio italiano ha mostrato un calo a livello di numeri e di risultati raccolti. Il motivo è dato dal numero minore di entrate che i club hanno e di conseguenza questo porta le società ad investire su giocatori che costano meno e a risentirne è la competitività e la spettacolarità. Questo fa sì che le squadre italiane e di conseguenza la nazionale, rispetto a squadre tedesche, spagnole e soprattutto inglesi, non ottengono risultati positivi nelle maggiori competizioni europee, frutto di un livello più basso rispetto alle avversarie. Come già detto questo “livello” viene dato dalla qualità della rosa: più guadagni, più puoi spendere. In Italia, ma come nel resto del mondo, le maggiori entrate registrate dai club derivano dagli introiti dei diritti tv e su questo la Premier League è imbattibile, visto che il campionato inglese incassa ben 3,4 miliardi di euro contro i 900 milioni della Serie A, con l’ultimo club della Premier (il Norwich) che prende di più rispetto al primo del campionato italiano (Inter): 116 milioni vs 84 milioni. Spettacolarità delle partite, spettacolarità degli stadi rendono gli altri campionati più appetibili rispetto al nostro e proprio gli impianti sportivi rappresentano un serio problema per le squadre italiane. Infatti, nonostante i numerosi progetti di Roma, Fiorentina, Lazio, Cagliari, Inter e Milan, sono solo in quattro in Serie A ad avere uno stadio di proprietà; Juventus, Atalanta, Sassuolo e Udinese. Un numero troppo basso se si guarda ai top 5 campionati europei. In Premier ben 17 squadre su 20 hanno uno stadio di proprietà o di un ente affiliato, in Bundesliga 16 su 18 e in Liga 11 su 20. Solo la Ligue 1 fa peggio con il Lione che è l’unico ad avere uno stadio tutto suo. Questo ovviamente comporta delle spese di affitto e di divisione degli utili delle entrate dal botteghino, non a caso, a parte gli ultimi due anni, la Juventus ha dominato l’ultimo decennio, proprio da quando gioca nel suo Stadium. L’Atalanta ha iniziato a diventare grande quando ha acquistato dal comune il Gewiss Stadium e il Sassuolo, nonostante sia una piccola realtà, riesce sempre ad ottenere salvezze tranquille e sognare anche in grande, proprio come sta facendo l’Udinese quest’anno. Dati e segnali che devono far riflettere molto, non solo i club, ma proprio tutto il sistema calcio, governo e burocrazia per far sì che l’Italia abbia degli impianti all’altezza del suo prestigio.