Il dato diffuso oggi in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia che riguarda milioni di persone

Si celebra oggi la Giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, per diffondere iniziative dedicate alla conoscenza e alla diffusione delle informazioni sulla malattia. Che rappresenta la settima causa di morte nel mondo – l’Oms la indica come una priorità di salute pubblica, non a caso – e ogni anno in Italia viene diagnosticata a 150 mila persone. Le cose sono destinate a peggiorare, salvo sorprese: una ricerca dell’Università di Washington stima infatti che in Italia il numero di persone con demenza aumenterà entro il 2050, toccando i 2.316.951 (+56%). A livello globale invece saranno 139 milioni. Dal Rapporto Mondiale Alzheimer 2022 emerge invece che l’85% delle persone con demenza rischia di non ricevere le cure adeguate dopo la diagnosi. La malattia, che ha una prognosi media è di 12 anni, porta con sé anche costi economici per le famiglie, che a volte rischiano di essere insostenibili. Stando ad uno studio dell’Aima, l’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer, e del Censis, nel 2016, il costo medio annuo stimato per paziente è di oltre 70mila euro, per la maggior parte a carico delle famiglie.