Rapirono il bambino nel settembre scorso

La Procura di Pavia, che indaga sul sequestro del piccolo Eitan, unico superstite della tragedia del Mottarone, ha chiesto il rinvio a giudizio per il nonno del bambino, Shmuel Peleg e per il suo autista, Abutbul Gabriel Alon. I due sono accusati di sequestro aggravato di minore, sottrazione di minore all’estero e appropriazione indebita. In seguito all’incidente della funivia che collega Stresa alla vetta del Monte Mottarone, che causò la morte di 14 persone – tra cui i genitori e il fratello del bambino, che all’epoca dei fatti aveva sei anni – Eitan fu affidato dal Tribunale dei minori alla zia paterna, Aya Biran, con la quale andò a vivere dopo essere stato dimesso dall’ospedale. A settembre però, senza il consenso della famiglia affidataria, durante una delle visite settimanali, il nonno materno con la scusa di andare in un negozio di giocattoli con Eitan, ha prelevato il piccolo facendo perdere le sue tracce. Dopo averlo portato in auto in Svizzera, l’ha imbarcato su un volo privato diretto a Tel Aviv, spiegando a chi lo accusava di rapimento che quella era la volontà dei genitori di Eitan. Dopo una contesa giudiziaria, alla fine la Corte suprema di Tel Aviv respinse il ricorso della famiglia materna del bambino, stabilendo che dovesse tornare in Italia, rientro che avvenne 84 giorni dopo il rapimento.