Secondo la leader di Fratelli d’Italia, «il Pd in questa campagna è stato un partito estremista»

«È una fase delicata. C’è un clima voluto dalla sinistra molto molto aggressivo, molto cattivo». Lo denuncia la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a pochi di giorni dal voto. «Il Pd in questa campagna è stato un partito estremista», aggiunge Meloni (durante la campagna elettorale non sono mancate episodi di contestazione, a volte anche piuttosto duri, in occasione degli eventi del centrodestra). Evidente il riferimento alla retorica utilizzata dagli esponenti di spicco del centrosinistra, con il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, che in più occasioni ha parlato esplicitamente di rischio democratico, in caso di successo del centrodestra. Respinte al mittente, le accuse di Letta non hanno trovato neanche la sponda degli altri leader che guidano la cosiddetta area progressista: «La nostra democrazia non è in pericolo ed è arrogante da parte di qualche forza politica ergersi a garante delle patenti di legittimità democratica», dice il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, intervenendo al Forum Ansa e allungando l’elenco dei leader (Calenda, Renzi…) che hanno criticato la narrazione di Letta. Il leader della Lega, Matteo Salvini, vuole lasciare alla «sinistra le minacce, i volti scuri, la gelosia». «Più insultano, più hanno capito che domenica perdono», conclude, intervenendo da Crotone.