Bomba d’acqua sulle Marche: Stato di emergenza. Il CdM lo ha deliberato. Draghi nel pomeriggio nei territori colpiti. Campania: prorogata l’allerta meteo arancione fino a domani

A metà giornata, il bollettino si è aggravato: 11 vittime, 4 dispersi, almeno 50 feriti negli ospedali. Soltanto ad Ancona centinaia di sfollati. Si è aggravato di ora in ora il bilancio delle vittime, soprattutto, e dei feriti, in seguito alla bomba d’acqua che ha colpito stanotte le Marche. Diversi, non quantificabili, sono i dispersi. Caduti più di 400 mm di acqua ovvero un terzo di quello che normalmente cade durante tutto l’anno. Le immagini parlano da sole, le testimonianze agghiaccianti. «Scene di morte e distruzione», ha riferito un inviato dell’Ansa; «ho visto la morte» ha raccontato una donna di 41 anni, ancora sotto choc: il fiume d’acqua è entrato in casa, mentre tentava di chiudere le finestre. Sono queste le conseguenze della caldissima Estate 2022 che, a causa del mare caldo, produce ampie possibilità di nubifragi intensi per almeno un altro mese. I vigili del fuoco, 300, hanno lavorato senza sosta nella notte, effettuando 400 interventi e salvando persone, rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi. Anche la Croce Rossa Italiana, in coordinamento con la Protezione Civile, ha garantito la pronta risposta all’emergenza. Tante le dichiarazioni e le manifestazioni concrete di solidarietà: a partire dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, fino ad arrivare al premier uscente, Mario Draghi; dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, fino a Sindaci e Governatori di tutta Italia e di qualsiasi colore politico. Intervistato da Sky TG24, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha spiegato che «la quantità di acqua caduta è veramente notevole, più di 400 mm, in alcune aree, che corrispondono a un terzo di quello che normalmente cade durante tutto l’anno. Questo per comprendere quanto il fenomeno sia stato violento ed ha ovviamente prodotto il disastro anche a valle». «È abbastanza evidente che l’evento, per come si è manifestato, è stato molto peggiore di quello che era stato previsto». E poi: «Approfitterei per dire che ci aspetta un inverno difficile». All’Ansa la climatologa del Cnr, Marina Baldi, ha spiegato che «è diventato difficile prevedere esattamente dove ci sarà la precipitazione eccezionale. Noi pensavamo che si sarebbe scaricata sul Tirreno. Infatti, c’era l’allerta arancione sulla Toscana, mentre sulle Marche era solo gialla. Stiamo lavorando per migliorare le nostre previsioni». Insomma, «c’è un margine di errore. L’allerta gialla però non significa che non c’è rischio». Bisogna attrezzarsi, dunque, e anche presto.