l presidente russo: «Orribili tentativi di creare mondo unipolare». Pechino pronta a lavorare con la Russia «come tra grandi potenze»

L’incontro tra i leader di Cina e Russia, Xi Jinping e Vladimir Putin, avvenuto oggi a Samarcanda, in Uzbekistan, in occasione della Shanghai Cooperation Organization (in programma fino a domani), ha confermato le ambizioni di Pechino e Mosca di stabilire quello che ormai viene definito un po’ ovunque “nuovo ordine mondiale”, un concetto che si mostra in aperto contrasto con i paesi occidentali, Stati Uniti in testa. «I tentativi di creare un mondo unipolare» da parte dell’Occidente «hanno assunto forme assolutamente orribili», ha affermato Putin nell’incontro con Xi, stando a quanto riferito dalla Tass. Putin, inoltre, avrebbe detto a Xi Jinping comprendere «le preoccupazioni della Cina sulla questione ucraina» e che al riguardo intende «chiarire la posizione russa». Quanto alle questioni di politica interna cinese, il leader russo ha assicurato che Mosca è «fermamente impegnata» nel riconoscimento del principio di una sola Cina, dunque ha condannato a tale proposito «le provocazioni degli Usa a Taiwan». La piena sinergia tra i due paesi è stata ribadita dallo stesso Xi Jinping, il quale ha dichiarato che la Cina è pronta a lavorare con la Russia «come tra grandi potenze». E da parte sua, ha quindi aggiunto, Pechino vuole dare «stabilità ed energia positiva in un mondo caotico». C’è da osservare, tuttavia, che rispetto alla guerra in Ucraina la Cina ha mantenuto un atteggiamento prudente, mai espressa una condanna, ma neppure un pieno supporto. Ad ogni modo il quadro viene attentamente osservato a Washington, dato che gli Stati Uniti sono attivamente presenti nei due dossier più scottanti e che da vicino interessano tanto la Cina quanto la Russia: da un lato la difesa di Taiwan – pur nell’ambito della cosiddetta ambiguità strategica – e dall’altro il sostegno all’Ucraina nella guerra contro la Russia attraverso l’invio di aiuti e armi. E proprio quest’ultimo punto è diventato in queste ore motivo di maggiore attrito tra Mosca e Washington. «La possibile fornitura dagli Usa a Kiev di missili a lungo raggio avrebbe un carattere estremamente destabilizzante. Se gli Stati Uniti prenderanno questa decisione, oltrepasseranno la linea rossa e diventeranno parte diretta del conflitto e la Russia si riserva il diritto di rispondere adeguatamente», ha avvertito la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata da Ria Novosti.