In dirittura di arrivo il dl Aiuti bis. Nodi sciolti dall’emendamento del Governo: sblocco crediti Superbonus, cancellazione del “docente esperto”, proroga dello Smart Working, impignorabilità delle pensioni fino a 1.000 euro
Via libera, oggi, con «voto unanime» delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato al decreto Aiuti bis, dopo l’intesa sul testo riformulato dal governo. Sciolti i nodi che rischiavano di mandare su un binario morto il decreto. Una delle novità, previste dall’emendamento presentato ai gruppi dal Governo, prevede per il Superbonus che la responsabilità dei cedenti crediti fiscali relativi al superbonus scatterà solo in presenza di dolo o colpa grave, intervenendo così sul dl Rilancio (maggio 2020). Quest’ultimo prevede il recupero degli importi riconosciuti come crediti fiscali, relativi al Superbonus, nei confronti del soggetto beneficiario, ferma restando, in presenza di concorso nella violazione, anche la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari per il pagamento dell’importo. Fattispecie che, adesso, scatterebbe in presenza di dolo o colpa grave del fornitore o del cessionario. In ogni caso, per i crediti maturati prima dell’introduzione degli obblighi di acquisizione dei visti di conformità, delle asseverazioni e delle attestazioni richieste dalla normativa, il cedente – a condizione che sia un soggetto diverso da banche e intermediari finanziari, da società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo o da imprese di assicurazione – acquisisce, ora per allora, ai fini della limitazione a favore del cessionario della responsabilità in solido ai soli casi di dolo e colpa grave, la documentazione richiesta (tra cui, appunto, il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta per gli interventi). Altro importante nodo sciolto nell’emendamento del Governo è quello che cancella la figura del “docente esperto”, senza però abrogare l’incentivo agli insegnanti che superano tre percorsi formativi consecutivi. L’incentivo sarà nell’ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva. Un’altra norma che entra nell’Aiuti bis è la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e per i genitori dei figli under 14, fino al prossimo 31 dicembre. La misura comporta oneri per 18,6 milioni di euro. Infine, via libera alla modifica sul limite di impignorabilità delle pensioni, cioè alla norma in base alla quale si modifica il Codice di procedura civile che ad oggi stabilisce che le somme percepite in forma di pensione «non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell’assegno sociale, aumentato della metà», l’emendamento aumenta la soglia prevedendo l’ammontare al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000 euro.