Il leader leghista chiede misure per attutire l’impatto del caro energia sulle tasche di imprese e famiglie

«L’unica emergenza in questo momento si chiama bolletta luce e gas». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo nel corso di un impegno elettorale a Bolzano. «È grave che una parte della politica non lo capisca», ha proseguito, sottolineando che «si tratta di un problema continentale e nazionale» e che in quanto tale richiede una risposta adeguata («un intervento da alcune centinaia di miliardi») e immediata. A chi spetta il compito? «Se non si muove l’Europa, deve farlo il governo nazionale», la replica di Salvini, che ha rivendicato di mettere al primo posto gli interessi degli italiani: «Come noi, i sindacati e le categorie indicano che l’emergenza è aiutare a pagare le bollette, non perché lo chiede Mosca, ma Bolzano, Milano, Roma». Pur sollevando qualche dubbio sull’efficacia delle sanzioni, Salvini ha chiesto delle contromisure per attutirne l’impatto sulle famiglie e le imprese. «Se l’Italia si sfila da sanzioni e armi perde credibilità», ha detto ieri la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al forum di Cernobbio. «Se l’Italia si sfila non cambia niente per le altre nazioni. Ma è la nostra decisione, la nostra posizione, la nostra credibilità», ha aggiunto. Si registrano nuove scintille all’interno del cosiddetto “campo largo”, che poi non s’è riuscito a concretizzare, tra il Partito democratico e Movimento 5 stelle. E il Terzo polo. «Per me la parola data, la stretta di mano e l’impegno preso dinanzi agli elettori sono le cose più importanti. La politica, se non ha il rispetto della parola data, e il rispetto della volontà degli elettori, finisce per essere semplicemente una serie infinita di giochetti», ha detto il leader del Pd, Enrico Letta, riferendosi al M5s, che anche in occasione delle amministrative siciliane ha preferito sfilarsi dall’alleanza con il Partito democratico, obiettivo di alcune frecciattine anche dal Terzo Polo.
«Enrico Letta è talmente ossessionato da noi che ci attacca tutti i giorni. Ma perché? Caro Enrico, hai scelto Fratoianni e Di Maio: adesso goditeli e lascia che ciascuno si caratterizzi per le idee. Senza i tuoi continui attacchi, stile: “Il terzo polo aiuta la Meloni”», ha scritto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, nella sua e-news.