Campagna elettorale su Tik Tok: a caccia di giovanissimi e indecisi

Più che la conquista del social network cinese, l’ultimo approdo di Silvio Berlusconi, alla veneranda età di 85 anni, e di Matteo Renzi su Tik Tok, piattaforma usata soprattutto dai giovanissimi e che in Italia ha più di 5 milioni di iscritti (quasi tutti giovanissimi), è il segnale che la campagna elettorale si sta concentrando sui 18 enni. «I sondaggi dicono che il 40% circa degli italiani non vuole votare o non ha deciso, noi stiamo parlando a quelli, conto moltissimo sui 18enni», ha detto ieri il segretario del Pd, Enrico Letta, – senza (ancora) un profilo su Tok Tok – a Milano inaugurando la campagna elettorale al fianco di Carlo Cottarelli e degli altri candidati dem in Lombardia. Secondo alcuni sondaggi, il Pd sarebbe il primo partito tra i giovani, e alla loro mobilitazione è dedicata una campagna «partecipazione capillare». Sondaggi, probabilmente, errati visto che il leader della Lega Matteo Salvini, dall’ormai lontano 2019 e con oltre 500 mila follower, e la presidente di FdI Giorgia Meloni, invece, sono già veterani dell’app, mentre solo nei giorni scorsi “l’attivissimo” e meritocratico Carlo Calenda ha iniziato a misurarsi con video e linguaggio diretto. Non ha rinunciato né alla giacca né ha avviato “mutazioni” di personalità Silvio Berlusconi che ha esordito, infatti, con un «Ciao ragazzi, eccomi qua», per dare il benvenuto sul suo canale ufficiale di TikTok e per raccontarsi anche per ciò che lo contraddistingue nel linguaggio e nella comunicazione: «Nel rapporto con gli altri per creare la massima cordialità uno dei metodi più efficace è la barzelletta. Che è terapeutica, fa bene e pulisce il cervello». Accusato, come spesso accade, di essere emulo delle gesta e dei pensieri di Silvio Berlusconi, Matteo Renzi spiega la sua scelta così: «Molti ci hanno preso in giro perché, nello stesso momento noi, il Pd e Berlusconi siamo sbarcati su questa piattaforma dedicata ai giovani. Potremmo dire che è la prima e unica cosa su cui ci siamo trovati d’accordo in campagna elettorale», poi la stoccata «non sono andato su TikTok per raccontare barzellette, ma per parlare di cultura, diritti civili, reddito di cittadinanza, lavoro. Parlare con i ragazzi prendendoli sul serio, secondo me, è un modo giusto di fare campagna elettorale sui contenuti». Berlusconi, però, non parla solo di barzellette, ma “in pillole” dei punti del suo programma, «per realizzare i vostri sogni», a cominciare dalla «detassazione per le imprese che vi assumeranno».
Secondo i sondaggi sono proprio i 18enni i più indecisi, che per la prima volta voteranno in Senato. Chissà chi sarà più capace – e quindi determinante per prendere voti – tra tutti loro di comunicare in modo veloce e non convenzionale e capace di rispondere ai bisogni del pubblico.