La delegazione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) è arrivata alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Tuttavia le ultime ore sono state caratterizzate dalle accuse reciproche, da parte di Kiev e Mosca, alla luce degli scontri attorno alla città dove sorge l’impianto, Energodar. Il capo dell’ufficio di presidenza ucraina, Andriy Yermak, ad esempio, ha affermato che la Russia ha tentato di «rovinare» la missione dell’Aiea. «I russi – ha riferito su Telegram – hanno bombardato Energodar e il territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia. I criminali devono essere fermati». Ma la Russia ha negato la ricostruzione ucraina, rispedendo piuttosto le accuse al mittente, parlando di bombardamenti da parte di un «gruppo di sabotaggio» di Kiev. Ad ogni modo Mosca afferma di aspettarsi un giudizio obiettivo dall’ispezione dell’Aiea alla centrale di Zaporizhzhia, motivo di preoccupazione nelle ultime settimane nell’ottica di un rischio nucleare dovuto ai combattimenti tra le forze ucraine e russe nelle vicinanze dell’impianto. «Ci aspettiamo obiettività. Sebbene tutti gli altri che sono coinvolti in questa visita, in un modo o nell’altro, abbiano fatto dei tentativi per renderla difficile. Chiaramente non vogliono che la missione dell’Aiea tragga conclusioni oggettive», ha affermato a tale proposito il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, come riportato da Interfax. In precedenza l’Agenzia ucraina per l’energia nucleare, Energoatom, aveva annunciato su Telegram lo spegnimento del reattore 5 dopo un attacco delle forze russe.