Il team di ispettori dell’AIEA, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha raggiunto Zaporizhzhia, dopo aver lasciato Kiev questa mattina. Non è chiaro quando raggiungerà la centrale nucleare, che si trova a Energodar, a qualche chilometro di distanza, dove l’AIEA intende istituire una missione permanente. «La mia missione è prevenire un incidente nucleare e preservare la più grande centrale nucleare d’Europa», ha detto il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi. Prosegue intanto la controffensiva ucraina: i combattimenti sono in corso in «quasi tutto il territorio di Kherson», ha riferito Kiev, senza fornire ulteriori dettagli, anche se tra le file ucraine c’è ottimismo, almeno pubblicamente: la «liberazione di Kherson non è lontana», ha scritto su Twitter il capo dell’amministrazione militare regionale di Mykolayiv, Vitaliy Kim. Secondo un bilancio parziale delle operazioni militari tracciato da il vice capo del consiglio regionale di Kherson, Yuriy Sobolevskyi, gli ucraini avrebbero ottenuto successi nei distretti di Kherson, Beryslav e Kakhovka. Progressi sul campo smentiti dalla controparte russa, che anzi riferisce di ingenti perdite tra gli ucraini (almeno 1.200 uomini). Numeri impossibili da verificare, in modo indipendente. Qualche informazione in più arriva dall’intelligence britannica, che sta monitorando l’andamento del conflitto: le truppe russe sarebbero sotto organico e mal rifornite.