«Il giorno è arrivato. La missione di supporto e assistenza a Zaporizhzhya (Isamz) è in arrivo. Dobbiamo proteggere la sicurezza del più grande impianto nucleare dell’Ucraina e d’Europa. Orgoglioso di guidare questa missione, che arriverà alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (Znpp) alla fine di questa settimana». Ad annunciare via social la partenza della missione violta a verificare le condizioni della centrale nucleare di Zaporizhzhya che nelle ultime settimane ha destato particolare preoccupazione, è stato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi. Quest’ultimo ha anche allegato un’immagine di lui assieme ad altre 13 persone con indosso una divisa dell’Aiea. Attorno alla centrale nucleare, però, si continua a combattere. Secondo quanto riportato da Ukrinform, su Telegram il sindaco di Enerhodar, città che ospita l’impianto di Zaporizhzhia, Dmytro Orlov, ha denunciato nell’area nuovi attacchi russi, che hanno provocato alcuni feriti. «Ovviamente, questo è il modo in cui i russi hanno “elaborato” il loro scenario in vista della visita della missione dell’Aiea alla centrale nucleare di Zaporizhzhia», ha commentato il sindaco. «Questa missione sarà la più difficile nella storia dell’Aiea per gli attacchi della Russia sul terreno, ma anche per il modo sfacciato con cui la Russia sta cercando di legittimare la propria presenza», ha osservato non a caso il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Intanto il servizio di sicurezza russo Fsb ha riferito di avere identificato un secondo cittadino ucraino accusato di partecipazione all’attentato in cui il 20 agosto ad ovest di Mosca è stata uccisa Darya Dugina, figlia del filosofo ultranazionalista Alexander Dugin.