Tanti i bambini coinvolti, il 26,7%, il tasso più alto dal 1995

In Italia, il tasso di rischio di povertà, che indica la quota delle persone con un reddito inferiore al 60% di quello medio disponibile, è cresciuto, dal 20% del 2020 al 20,1% del 2021. Lo rivela l’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, sottolineando che ad essere coinvolte sono 11,84 milioni di persone. La percentuale tocca il 25,2% – 14,83 milioni –, se nel computo si include anche chi è considerato a rischio sociale, poiché è a rischio povertà o non può permettersi una serie di beni materiali o attività sociali oppure vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa. Passando in rassegna, i dati emerge anche che oltre un quarto dei bambini italiani con meno di sei anni vive in famiglie a rischio povertà.