Lo denuncia Legambiente, aggiungendo che si tratta di uno dei numeri più alti dell’ultimo decennio

«Il 2022 in fatto di eventi climatici estremi è da codice rosso», commenta il presidente di Legambiente Stefano Ciafani, invitando «chi si candida a governare il paese per i prossimi 5 anni dovrebbe esplicitare quali soluzioni vuole mettere in campo per fronteggiare la crisi climatica, una delle principali emergenze planetarie che rischia di mettere in ginocchio l’intero Pianeta». Negli ultimi anni, dal 2010 al luglio 2022, nel nostro Paese, complessivamente sono stati registrati 1.318 eventi avversi. Perlopiù allagamenti da piogge intense (516) e danni da trombe d’aria (367), ma anche danni alle infrastrutture da piogge (157), esondazioni fluviali con danni (123), danni da grandinate (63), danni da siccità prolungata (55), frane da piogge intense (55), danni al patrimonio storico (22), temperature estreme in città/ondate di calore (17). «Se non si interviene al più presto, rischiamo nei prossimi anni sia un disastroso impatto sociale ed economico, oltre che ambientale, sia di sprecare anche le risorse del Pnrr», il Piano nazionale di ripresa e resilienza, conclude Ciafani.