Ucraina: preoccupazione internazionale per la centrale nucleare di Zaporizhzhia. L’Aiea dichiara che al momento non ci sono rischi per la sicurezza, ma che bisogna intervenire il prima possibile

Accuse incrociate fra russi ed ucraini su chi abbia la responsabilità per i bombardamenti che hanno interessato l’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell’Ucraina centrale. I russi, che attualmente controllano il territorio su cui insiste l’impianto, imputano all’Ucraina le azioni militari avvenute lo scorso 5 e 6 agosto e affermano, così il loro rappresentante permanente all’Onu, Vasily Nebenzya, che nuovi attacchi potrebbero portare ad una catastrofe in grado di coinvolgere l’intero Vecchio Continente, Russia occidentale compresa, chiedendo una immediata missione in loco dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea). Anche gli ucraini confermano il pericolo: secondo il ministro degli esteri Dmytro Kuleba, un’esplosione della centrale creerebbe un disastro radioattivo «dieci volte più grave di quello di Chernobyl», mentre il fisico ucraino Litvinenko chiede l’intervento dell’Aiea dato che «nella struttura sono saltati i protocolli di sicurezza». Resta il rimpallo delle responsabilità. Kiev, che rispedisce al mittente le accuse di aver bombardato la centrale, ritiene che il piano russo sarebbe quello di danneggiare le linee della centrale, che fornisce energia a buona parte del Paese, e scollegarla dal sistema elettrico ucraino. Gli Usa appoggiano l’ipotesi della creazione di un’area demilitarizzata attorno alla centrale di Zaporizhzhia, mentre continuano a chiedere «alla Federazione Russa di ritirarsi immediatamente dal territorio dell’Ucraina», cosa che riporterebbe sotto controllo la centrale. Il segretario generale dell’Aiea, Rafael Grossi, nella specifica seduta del Consiglio di Sicurezza dell’Onu dedicata alla questione, anche se ha dichiarato che i bombardamenti avvenuti non hanno al momento compromesso la sicurezza della centrale e non hanno provocato emissione di radiazioni, ha affermato anche che «la situazione è grave e l’Aiea deve essere autorizzata a svolgere la sua missione a Zaporizhzhia il più rapidamente possibile».