Manca ancora il via libera del ministro dell’economia, dopo l’incremento del fondo

Ancora non sono noti i tempi, che peraltro potrebbero anche non essere brevi, ma almeno una prima parte del percorso è stata fatta. Il primo decreto Aiuti, come noto, prevede un bonus di 200 euro per i lavoratori dipendenti, erogato in automatico o su domanda a seconda dei casi, ed uno stanziamento per erogare la medesima somma pure ai lavoratori autonomi. In questo secondo caso, però, la norma rimanda ad un decreto ministeriale per la procedura da seguire. Ora questo decreto è stato vistato dal ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, mentre manca ancora la firma del titolare dell’economia, Daniele Franco. Salvo rallentamenti, quindi, presto anche gli autonomi potranno accedere al bonus sulla base di uno stanziamento che, nel frattempo, è salito da 500 a 600 milioni di euro. La platea potenziale di beneficiari è nell’ordine di tre milioni di unità di cui 973mila commercianti, 859mila artigiani, 477mila iscritti alle Casse private, 430mila coltivatori diretti e 261mila professionisti esclusivi. Come per il lavoro dipendente, anche in questo caso la soglia reddituale massima è fissata a 35mila euro, cosa che esclude dal beneficio almeno 300mila lavoratori autonomi. Il bonus è riconosciuto dietro presentazione di una domanda. Intanto, Cgil, Cisl, Uil e Ugl continuano ad essere deluse per la mancanza di un nuovo intervento a sostegno del lavoro dipendente.