Taglio del 15% dei consumi medi dell’ultimo quinquennio

Il piano Ue per la riduzione dei consumi di gas – che prevede una riduzione del 15% rispetto alla media degli ultimi cinque anni – prende il via oggi. «Considerato il pericolo imminente per la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, questo regolamento dovrebbe entrare in vigore con urgenza», si legge nel provvedimento pubblicato lunedì nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea. Ad oggi il taglio è volontario e a discrezione dei singoli Paesi dell’Unione, ma se si dovesse presentare una grave carenza nell’approvvigionamento, la Commissione potrà richiedere ai Paesi membri di dichiarare lo stato d’emergenza, che renderebbe vincolanti i tagli ai consumi. L’Italia, sempre su base volontaria, stando agli accordi raggiunti, dovrebbe tagliare i propri consumi del 7% (tra i quattro ed i cinque miliardi) e attualmente la strategia prevede tre step, da attuare in base alla gravità della situazione. Il primo basato quasi unicamente su una campagna di sensibilizzazione promossa dall’amministrazione centrale e da misure locali di contenimento, il secondo prevede invece una riduzione fino a due gradi dei termosifoni e un taglio alla luce pubblica. Il terzo – che scatterà solo in caso di emergenza e che per il momento è stato escluso dal ministro Cingolani -, prevede la riduzione sia della temperatura dell’acqua calda, sia della luce in abitazioni e negozi. Secondo i numeri pubblicati da Indexmundi, che cita il CIA World Factbook, l’Italia nel 2020 ha consumato oltre 75 miliardi di metri cubi di gas, preceduta nell’Ue solo dalla Germania, con oltre 93 miliardi di metri cubi.