Sono tante le famiglie che avranno un sostegno inferiore a quello dello scorso anno

Sulla necessità di garantire un maggiore sostegno alle famiglie sono tutti d’accordo; il problema è come riuscire a raggiungere questo obiettivo, considerando la scelta del governo Draghi di dare seguito all’assegno unico e universale per i figli a carico, elaborato, ma non entrato pienamente in vigore già dal precedente esecutivo Conte-bis. Proprio in queste ore, l’Inps ha pubblicato i dati relativi alle domande presentate nel primo semestre dell’anno. A fronte di 4,8 miliardi di euro erogati, emergono chiaramente due limiti: la mancata presentazione della domanda da parte di un numero importante di famiglie, tanto che circa un milione di under 21 non sarebbero coperti dallo strumento; il 20% dei richiedenti non ha presentato l’Isee, per cui il saldo netto rispetto a quanto percepito nel corso del 2021 sarà negativo. L’Ugl, in particolare, pur apprezzando il tentativo di rafforzare gli strumenti a sostegno delle famiglie, aveva già segnalato questo doppio rischio, in quanto l’assegno unico e universale, erogato su richiesta del beneficiario, sostituisce due strumenti, i precedenti assegni familiari e le detrazioni per i figli a carico, che operavano su binari diversi. Di fatto, chi non ha presentato domanda per l’assegno unico si trova, ora, a percepire uno stipendio inferiore rispetto allo scorso anno. La stessa procedura appare molto farraginosa, essendo a cadenza annuale.