Confermato il bonus 200 per gli esclusi; il caso dello smart working dei lavoratori fragili

Gli ultimi nodi sui contenuti del decreto-legge Aiuti bis saranno sciolti soltanto con la pubblicazione del testo in gazzetta ufficiale, però, intanto, la cornice complessiva del provvedimento urgente sembra essere ormai definita. Molte le norme che riguarda direttamente il mondo del lavoro, anche in risposta alle sollecitazioni che sono arrivate da Cgil, Cisl, Uil e Ugl in questi giorni. Di certo, però, trattandosi di un provvedimento ponte preso da un governo uscente nella immediata vigilia di una importante tornata elettorale, è di tutta evidenza che gli interventi non possono essere risolutivi. Il rafforzamento del taglio del cuneo fiscale, chiesto pure da Confindustria e dalle associazioni datoriali, diventa più robusto, ma è riferito al solo anno in corso, in quanto si tratta di una misura che può essere anche molto costosa. Nessuna replica, invece, per il bonus di 200 euro: esso andrà a quelle categorie di lavoratori precedentemente escluse, ma non chi lo ha già percepito. Sul lavoro è destinata ad incidere la proroga del taglio delle accise sui carburanti che dovrebbe arrivare fino al 20 settembre. Sempre nel decreto-legge Aiuti bis troverà spazio l’estensione al 31 dicembre della disciplina sul diritto al lavoro agile per i lavoratori fragili. Il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, aveva invano assicurato un emendamento ad un precedente decreto-legge.