Coldiretti prevede un calo della produzione del 10%

È iniziata con circa una settimana di anticipo quest’anno la vendemmia 2022 in Italia. A sottolinearlo è stata la Coldiretti in occasione del distacco del primo grappolo nell’azienda agricola Faccoli in via Cava a Coccaglio, nella Franciacorta bresciana in Lombardia. Secondo l’associazione di categoria, a causa del caldo e della siccità, quest’anno il Paese potrebbe registrare un calo della produzione del 1’%, per un quantitativo totale di circa 45,5 milioni di ettolitri, «ma molto – precisa – dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature che influiscono sulla maturazione, sia dall’assenza di nubifragi e grandinate che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità prodotte». Nonostante l’impatto sulla quantità, la Coldiretti dal punto di vista qualitativo si aspetta però un’annata «buona/ottima». «Nonostante il calo a livello nazionale – precisa poi la Coldiretti – l’Italia è il primo produttore mondiale di vino mentre per il secondo posto si prospetta una sfida tra Francia e Spagna paesi che hanno subito entrambi i danni causati dalla siccità e dagli incendi». Per quanto riguarda le certificazioni, sono 607 le varietà iscritte al registro viti, il doppio di quelle francesi, con le bottiglie italiane registrate per il 70% come Docg, Doc o Igt. Nel dettaglio i vini a Denominazione di origine controllata sono 332, quelli a Denominazione di origine controllata e garantita 76 e quelli a Indicazione geografica tipica 118.