Dalla Toscana, Tiziana Del Monaco, imprenditrice della ristorazione, sottolinea come il comparto della ristorazione sia stato sicuramente uno di quelli che ha maggiormente subito le conseguenze delle limitazioni alla mobilità conseguenti alla pandemia. La forzata e prolungata chiusura delle attività, oltre ad aver portato gravi ricadute economiche che hanno messo in ginocchio i ristoratori, hanno anche avuto come indiretta conseguenza la perdita di tante professionalità che per il perdurare delle chiusure hanno cambiato lavoro. La formazione diventa quindi quanto mai necessaria per formare anche le new entry che spesso, pur uscendo da istituti alberghieri, non hanno quelle competenze specifiche richieste. Anna Sacristano della Gmb ricorda che dall’incontro delle imprese e dei lavoratori arrivano suggerimenti utili per buttarsi alle spalle gli anni più bui, con FondItalia che non ha mai interrotto le sue attività neanche in pieno lockdown. Eventi di promozione per far conoscere l’operatività dei Fondi Interprofessionali sono ancora attualissimi perché, soprattutto le piccole e microimprese, non conoscono queste opportunità. Sul lungomare di Viareggio, per Gionni Ganapini di Etruscaform le iniziative, come quella della partecipazione di FondItalia alla 1000 Miglia, sono utili e di grande impatto per far conoscere l’importanza della formazione. I Fondi hanno dimostrato di saper gestire e spendere bene le risorse che si trasformano in trasferimento di competenze. La formazione deve essere centrale e si confida molto in quanto contenuto nel Pnrr, ma anche nelle nuove politiche attive per il lavoro. Carlo Andrea Carozzi della società cooperativa Car. Se. evidenzia che poter fare formazione per i propri collaboratori è utile per essere pronti ad affrontare la ripresa. Avere una formazione completa e di qualità e a costo zero, tramite FondItalia, è sicuramente un grande vantaggio, una opportunità che dovrebbe essere portata a conoscenza di tutti per avere aiuti concreti per restare competitivi.