Atteso colloquio Lavrov-Blinken

Il ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov, è tornato a ribadire quanto già detto pochi giorni fa, sottolineando la determinazione di Mosca ad aiutare gli ucraini a «liberarsi dal peso dell’assolutamente inaccettabile regime» di Volodymyr Zelensky. Una dichiarazione che arriva a poche ore dal colloquio con il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in quello che sarà il primo contatto tra i due dal vertice di Ginevra del 21 gennaio. A Lavrov, però, seppure indirettamente, ha risposto lo stesso Zelensky in occasione della Festa della Statualità ucraina: «Non ci arrenderemo. Ogni giorno combattiamo affinché tutti sul pianeta capiscano finalmente che non siamo una colonia, non un’enclave, non un protettorato, non una provincia, un una terra della corona, non una parte di imperi stranieri, non una repubblica federale, non un’autonomia, non una provincia, ma uno Stato libero, indipendente, sovrano, indivisibile e indipendente». Sul terreno, secondo l’intelligence del Regno Unito, la città di Kherson, occupata dai russi nei primi giorni di marzo, sarebbe ormai isolata dopo che ieri l’esercito ucraino ha attaccato un ponte strategico, sul fiume Dnipro, di fatto rendendo inutilizzabili le vie di collegamento. Contestualmente si registrano nuovi attacchi missilistici delle forze russe nella regione di Kiev. La portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha reso noto oggi che i negoziati per lo scambio di prigionieri con gli Stati Uniti stanno andando avanti, anche se al momento non sono stati raggiunti risultati definitivi. La Russia, stando alle più recenti indiscrezioni, sarebbe pronta a consegnare la cestista Brittney Griner, mentre Washington dovrebbe rilasciare il trafficante d’armi, Viktor Bout.