Onu: almeno 5.237 civili morti nel conflitto

Del resto, ancora ieri, il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, lo aveva ribadito: l’accordo sul grano verrà rispettato, ma quest’ultimo non impedirà a Mosca «di continuare l’operazione speciale» in Ucraina. Così le forze russe sono tornate a colpire la città portuale di Odessa, nel sud del paese, nelle prime ore di questa mattina. A riferirlo è stato il capo dell’amministrazione militare della regione, Serhiy Bratchuk, secondo quanto riportato dai media. L’attacco missilistico, è stato spiegato, sarebbe avvenuto per mezzo di «velivoli strategici». Sono state udite esplosioni anche a Kharkiv. Le offensive non dovrebbero interrompersi qui. Secondo lo Stato maggiore dell’esercito ucraino, infatti, le forze russe si starebbero preparando ad una nuova operazione sulle città di Siversk e Soledar, nella regione del Donetsk, mentre si segnala l’arrivo di rinforzi nella zona di Kherson, dove la resistenza ucraina sta mettendo in difficoltà la forze russe nella città conquistata a inizio marzo. Intanto l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha reso noto che almeno 5.237 civili sono morti e 7.035 sono rimasti feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, stando a quanto riportato da Novaya Gazeta Europa. L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ritiene inoltre che le cifre effettive siano più elevate «per il fatto che la ricezione di informazioni da alcune località in cui sono in corso intense ostilità è stata ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma». La presidenza turca ha reso noto che Recep Tayyip Erdogan incontrerà il presidente russo Vladimir Putin a Sochi il 5 agosto.