«Inviterò Meloni e Berlusconi a concentrarci su quello che faremo dal 26 settembre»

«Chi prende un voto in più sceglie, vince e governa. Domani inviterò Meloni e Berlusconi a concentrarci unicamente su quello che faremo dal 26 settembre». Le parole del leader della Lega, Matteo Salvini, rilasciate stamattina ai microfoni di Rtl 102.5, sono di fatto una rassicurazione nei riguardi di Giorgia Meloni, la quale in precedenza aveva avvertito gli alleati: «Senza accordo sulla premiership l’alleanza per governare insieme è inutile». Ma quest’ultimo non sembra un reale ostacolo, la coalizione di centrodestra sembra piuttosto orientata a risolverlo in tempi brevi. Anche Silvio Berlusconi, intervistato dal Corriere della Sera, pur riconoscendo che il tema non lo appassiona, si dice convinto che «Giorgia Meloni sarebbe un premier autorevole, con credenziali democratiche ineccepibili, di un governo credibile in Europa e leale con l’Occidente» e che «allo stesso modo lo sarebbero Matteo Salvini, o un esponente di Forza Italia», in quanto «Il centrodestra, espressione della maggioranza degli italiani, è una coalizione coesa e responsabile». Ad ogni modo, secondo Salvini «passare le giornate a discutere di leadership è tempo perso» perché a scegliere saranno gli italiani, «che voteranno il 25 settembre. Chi prende un voto in più sceglie, vince, governa. Non capisco dove stia il problema». «La Lega – ha poi aggiunto – ha tanti difetti, ma le persone sanno che quello che diciamo facciamo, aspettiamo il 25 settembre, ma senza fare promesse mirabolanti perché sarà una situazione economica impegnativa». Quanto ai risultati delle elezioni, Salvini ha affermato di non accontentarsi «di meno del 20%, poi dipende dai cittadini, ma anche alle ultime elezioni politiche ci davano al 10% e invece siamo arrivati al 17%».