L’analisi di Prometeia. Tra marzo e maggio +2,6%, meglio di Francia, Spagna e Germania

Nel periodo marzo-maggio 2022 la produzione manifatturiera italiana è cresciuta del 2,6% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, mettendo a segno un risultato migliore di quello registrato in Francia (dove si è registrato un +1,9%), in Spagna (+1,6%) e in Germania (-2,2%). È quanto emerge dall’Analisi dei Settori Industriali realizzata da Prometeia. La produzione manifatturiera italiana ha mantenuto buoni ritmi di crescita dopo lo scoppio della guerra, spiega infatti Prometeia sottolineando che la crescita si è affiancata ad un aumento dei prezzi alla produzione superiore a quello dei principali competitor europei(+12,99% tra gennaio e maggio), comportando un aumento record del fatturato del settore a prezzi correnti: +17,7% nei primi quattro mese dell’anno (+4,6% al netto dell’inflazione). Bene anche il fatturato al netto dell’inflazione, per il quale l’analisi indica un aumento del 4,6%, influenzato positivamente soprattutto dal sistema moda (+19,1%), dall’elettronica (+11,7%), dai prodotti e materiali da costruzione (+8,1%), dalla farmaceutica (+7,3%) e dal comparto degli alimentari e delle bevande (+5,4%). Al contrario il settore legato ad autoveicoli e moto (-11,7%) e quello degli elettrodomestici (-5,9%) hanno fornito un contributo negativo. Tuttavia, si legge nel report, «le indicazioni qualitative mostrano chiari segnali di rallentamento, con il ritorno in negativo delle attese sulla produzione e dei giudizi sugli ordini esteri». A pesare fattori come il perdurare del conflitto, le politiche monetarie e le criticità dello scenario politico italiano.