Lavrov avverte: «Obiettivi russi vanno oltre il Donbass, offensiva più ampia se l’Occidente fornisce armi a lungo raggio a Kiev»

«Una nuova era comincia nella storia del mondo» in cui «soltanto gli Stati veramente sovrani potranno mostrare alti tassi di crescita». Così il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, parlando a un forum dell’Agenzia per le iniziative strategiche. Per quanto riguarda la Russia, secondo Putin «i meccanismi del potere devono essere resi più aperti» e il paese «deve andare avanti, perché è inaccettabile riposarsi solo sugli allori e godere dei successi degli antenati». Intanto potrebbero cambiare gli obiettivi militari russi in Ucraina, o alemno questa è la versione del ministro degli Esteri, Sergej Lavrov. Non più solo il Donbass, dunque, ma «una serie di altri territori». In un’intervista concessa ai media russi, Lavrov ha spiegato che «ora la geografia è diversa, è ben lungi dall’essere solo la DPR e la LPR, è anche la regione di Kherson, la regione di Zaporizhzhia e una serie di altri territori, e questo processo continua e continua in modo coerente e con insistenza». Secondo la Russia, poi, molto dipenderà anche dalle mosse dell’Occidente. In altre parole, è il pensiero di Lavrov, finché l’Occidente continuerà ad inviare all’Ucraina «armi a raggio sempre più lungo, come i missili Himars», Mosca sposterà «ancora più lontano gli obiettivi strategici» in Ucraina. «Questo – ha aggiunto a tale proposito – perché non possiamo permettere che in quella parte dell’Ucraina che sarà controllata da Zelensky o chi lo sostituirà, ci siano armi che rappresentano una minaccia diretta al nostro territorio e il territorio di quelle repubbliche che hanno dichiarato la loro indipendenza».