Missione lampo in Algeria, mentre in Italia c’è incertezza. All’appuntamento il premier Draghi va con i ministri degli Esteri, Interno, Giustizia, Transizione ecologica, Mims, Pari opportunità e Famiglia

Mentre il destino del governo Draghi resta incerto, secondo alcuni, appeso ad un’ulteriore scissione del M5s e alle intenzioni dei partiti, in vista delle comunicazioni del premier alle Camere mercoledì 20 luglio, mentre per altri l’ipotesi di voto anticipato non è peregrina, oggi il presidente del Consiglio italiano è volato ad Algeri e atterrato all’aeroporto di Houari Boume’die’ne per una cosiddetta “missione lampo” (inizialmente di due giorni, poi ridotta a uno), dai risvolti significativi per la politica energetica del nostro Paese. Accolta presso il palazzo presidenziale algerino ‘El Mouradia’, dal presidente della Repubblica d’Algeria, Abdelmadijd Tebboune, e dal picchetto d’onore, la delegazione del Governo italiano appare depotenziata in occasione del IV vertice intergovernativo tra Italia e Algeria con un presidente del Consiglio dimissionario, visto che l’esecutivo è chiamato a porre le basi per risolvere – o quanto meno mettere su un binario più sicuro – la crisi energetica innescata dall’invasione russa dell’Ucraina, ma non solo. I dossier sul tavolo sono strategici: il primo riguarda la fornitura di gas al nostro Paese, essendo l’Algeria il secondo fornitore per l’Italia, e il rafforzamento di un partenariato, che sarà ancora più privilegiato e essenziale per la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, quindi per la diminuzione della dipendenza da Mosca; da qui, altre significative conseguenze e cioè nuove occasioni di business per le aziende italiane presenti nel Paese; nonché una serie di appuntamenti ufficiali, tra cui la firma di accordi e la conferenza stampa congiunta tra il premier italiano e il presidente algerino, Abdelmadjid Tebboune. Non a caso, in questa importante missione, il premier Mario Draghi è accompagnato dai ministri degli Esteri, Interno, Giustizia, Transizione ecologica, Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Pari opportunità e Famiglia, rispettivamente Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, Marta Cartabia, Roberto Cingolani, Enrico Giovannini ed Elena Bonetti. Al termine della sessione plenaria del IV vertice intergovernativo saranno firmati diversi accordi. Nel frattempo in Italia la crisi di governo divampa.