Il portavoce: guerra finirà «quando obiettivi raggiunti». Il Cremlino annuncia che presto ci sarà accordo per la cooperazione strategica con l’Iran

«La Russia non arretrerà di decenni, né sarà tagliata fuori dal mondo». Così il presidente russo Vladimir Putin durante una riunione del consiglio per lo sviluppo strategico e i progetti nazionali. Al cospetto della guerra in Ucraina e della reazione del mondo occidentale, Mosca prova a riposizionarsi, rafforzando vecchie alleanze e trattando nuovi accordi. A tale proposito, infatti, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha annunciato che sarebbe già pronta una bozza di accordo per la cooperazione strategica con l’Iran. «Speriamo si possa presto firmare il documento presentato dal nostro ministro degli Affari esteri, Sergej Lavrov, il mese scorso», ha spiegato non a caso il portavoce. Quanto alle offensive militari in Ucraina, Peskov ha ribadito al momento non c’è una data per la fine «dell’operazione speciale» in Ucraina, ma una conclusione sarà possibile quando «tutti gli obiettivi saranno raggiunti». «L’aspetto essenziale non è il tempo ma l’efficacia», ha quindi aggiunto in un’intervista ai media iraniani. Capitolo crisi del grano. Per il momento la notizia filtra dalla Turchia e non ha trovato sponde ufficiali da parte di Russia o Ucraina, resta il fatto però che secondo il ministro della Difesa di Ankara, Hulusi Akar, si è vicini ad una soluzione anche alla luce dei recenti incontri tra le delegazioni dei due paesi in conflitto (nello specifico, la scorsa settimana, si è tenuto a Istanbul un vertice che ha visto anche la partecipazione di rappresentanti dell’Onu). In pratica, stando alla versione turca, Mosca e Kiev avrebbero «concordato in termini generali un piano per il trasporto di grano e generi alimentari» e «verosimilmente ci sarà un incontro questa settimana» per arrivare a un «piano di attuazione concreto». Sul terreno, invece, si registra oggi un attacco russo su Odessa. Lanciati quattro missili, uno dei quali è stato abbattuto dalle unità di difesa aerea ucraine. Ieri il presidente ucraino ha sospeso il capo dei servizi segreti della Sbu, Ivan Bakanov, e la procuratrice generale, Iryna Venediktova. Al posto del primo è stato nominato ad interim Vasyl Maliuk, che di Bakanov era il vice. La decisione è arrivata Nel caso di Venediktova, subentra Oleksij Simonenko. La decisione è in linea con l’articolo 47 dello statuto disciplinare delle forze armate ucraine, in caso di «mancato svolgimento dei compiti di servizio, che hanno portato a vittime umane o altre gravi conseguenze, o creato una minaccia».