Aperto il portale per il caricamento dei progetti, ma non mancano le difficoltà

Partenza con qualche intoppo per quella che possiamo definire la fase due della parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza dedicata all’inclusione sociale. Da questa mattina, infatti, è possibile per gli ambiti sociali territoriali caricare sul portale dedicato del ministero del lavoro e delle politiche i progetti definitivi, in attuazione dei finanziamenti riconosciuti con la partecipazione all’avviso 1 della scorsa primavera. Delle sette linee di investimento previste, restano fuori soltanto le due relative alla povertà estrema, con i progetti che potranno essere inseriti nel sistema dal 3 al 10 agosto. Per le prime cinque linee di investimento, che riguardano la genitorialità, gli anziani, la disabilità e i servizi sociali, il termine di scadenza per il caricamento della documentazione richiesta è fissato al 31 luglio. Larga parte delle risorse stanziate, si parla orientativamente di 1,2 miliardi su poco meno di 1,5 miliardi, è destinata alla riqualificazione di immobili pubblici da riservare successivamente alle attività sociali sul territorio. Una importante opportunità anche per recuperare quegli immobili sequestrati alla criminalità ed oggi nella disponibilità della Agenzia nazionale. Rimane, in un tale scenario, la difficoltà di molti enti locali di mettere a disposizione personale da dedicare a questi interventi, che si annunciano, comunque, molto complessi.