Lo rende noto la Fondazione Gimbe

Nel giro di un mese, i ricoveri Covid-19 (ordinari e in terapia intensiva) sono più che raddoppiati. Lo rivela la Fondazione Gimbe, che monitora indipendentemente l’andamento pandemico nel nostro Paese, sottolineando che soltanto nell’ultima settimana, dal 6 al 12 luglio, i posti occupati in terapia intensiva sono aumentati di 52 unità (+16,1%) e +1.721 nei reparti ordinari (+21,5%). I dati confermano che il crescente aumento dei casi si riflette anche sul fronte ospedaliero. Al momento, in area critica i ricoveri sono 375, dai 183 del 12 giugno, e quelli in area medica sono 9.724, dai 4.076 dell’11 giugno. In crescita anche i casi di attualmente positivi (1.350.481 rispetto a 1.087.272 della settimana prima) e le persone in isolamento domiciliare (1.340.382 rispetto a 1.078.946). «Nelle prossime settimane dobbiamo aspettarci un ulteriore aumento di ricoveri ospedalieri e decessi», osserva il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, sottolineando che «questo rende del tutto inaccettabile l’idea di far circolare liberamente il virus. Infatti, se da un lato l’ipotesi di potenziare l’immunità di popolazione con un “booster naturale” è molto suggestiva, dall’altro la popolazione over 50 suscettibile è troppo numerosa». Secondo Cartabellotta, «tenendo conto del quadro di elevata circolazione virale è cruciale effettuare la quarta dose subito con i vaccini attuali che, seppur “vecchi”, si sono dimostrati ampiamente efficaci nel riportare a livelli elevati la copertura nei confronti della malattia grave, che declina progressivamente a 120 giorni dalla terza dose».