Dombrovskis: «Possibile qualche revisione al ribasso»

Quello europeo «è un quadro di crescita limitata in relazione alle previsioni, ma la crescita continua». Ad assicurarlo è stato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni a margine dell’Eurogruppo, sottolineando che «il fattore cruciale per uno scenario avverso è la fornitura di energia. Ed è un rischio che non è diminuito nelle scorse settimane, è aumentato». Tuttavia, per Gentiloni, questo non deve portare però a dipingere un quadro sbagliato sull’andamento della nostra economia: «la disoccupazione – ha ricordato – è molto bassa, i risparmi alti, con riaperture e ripresa del turismo. Siamo al corrente del quadro ma non la dobbiamo descrivere come economia in tempesta». Parole simili anche dal vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, il quale ha detto che «la crescita economica si sta dimostrando abbastanza resiliente quest’anno», ma che non è esclusa «qualche revisione al ribasso». Per vedere l’entità di questi ritocchi bisognerà però aspettare giovedì, quando saranno presentate le previsioni estive. Le ultime stime, diffuse a maggio, indicavano una crescita del Prodotto Interno Lordo del 2,7% sia per l’Unione europea, sia per l’Eurozona, mentre per l’inflazione le indicazioni erano di un tasso al 6,8% nell’Ue e al 6,1% nell’area della moneta unica. Nel frattempo, come ricordato ieri – lunedì 11 luglio – dall’Istat nella “Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana”, l’indice di fiducia ESI nell’area è diminuito di un punto, riflettendo la flessione diffusa in tutti i principali Paesi del blocco.