Mentre proseguono gli attacchi missilistici nel Donbass, in particolare nella provincia di Donetsk, circostanza che fa temere agli ucraini una nuova offensiva delle truppe di terra russe, è ormai salito a oltre 35 vittime il bilancio di quello avvenuto qualche giorno fa a un edificio residenziale nella città di Chasiv Yar: a riferirlo è stato Viktor Vitovetskyi, direttore del Dipartimento per le misure di protezione civile, riporta Ukrinform. «I lavori di smantellamento delle macerie a Chasiv Yar si stanno concludendo, l’attacco ha ucciso 36 persone, tra cui un bambino. Nove persone sono state salvate», ha informato al riguardo. Gli attacchi continui e certamente le parole di oggi del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sembrano allontanare una volta di più la possibilità di vedere a breve la fine del conflitto tra Russia e Ucraina. «No, questo è fuori questione ora», ha infatti chiosato Peskov quando i giornalisti gli hanno chiesto se il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan abbiano discusso della ripresa dei negoziati con Kiev durante la conversazione telefonica avuta ieri. Una prospettiva che al momento appare distante e che, anzi, si allarga oltre i confini ucraini. Con Mosca, soprattutto, che torna a rievocare un’escalation nucleare con gli Stati Uniti e gli altri paesi occidentali. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, stando a quanto riporta la Tass, «dopo aver provocato un’escalation della crisi ucraina e scatenato un violento confronto ibrido con la Russia, Washington e i suoi alleati stanno pericolosamente barcollando sull’orlo di uno scontro militare aperto con il nostro paese, il che significa un conflitto armato diretto tra potenze nucleari. Chiaramente, tale scontro rischierebbe di provocare un’escalation nucleare». Parole che sembrano fare il paio con quanto sostenuto dal presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, secondo il quale l’Occidente starebbe elaborando piani strategici di attacco contro Mosca. Intanto i ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Unione europea hanno approvato il prestito da un miliardo di euro all’Ucraina. «La prossima tranche di sostegno finanziario dell’UE all’Ucraina è in arrivo. Il miliardo di euro rafforzerà lo Stato in una fase cruciale. Con il via libera di oggi da parte del Consiglio, il denaro dovrebbe raggiungere l’Ucraina questo mese. Siamo con l’Ucraina, ora e nel lungo periodo», ha afferma in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.