La Camera ha approvato oggi il dl Aiuti, con 266 voti a favore, senza il sostegno dei 5 Stelle che, al momento della votazione, hanno lasciato l’Aula

Basta ai ricatti del Movimento 5 stelle, serve una verifica di maggioranza. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, irrompe così nel dibattito politico nel giorno in cui la Camera ha approvato il dl Aiuti – 266 voti a favore e 47 contrari –, adesso atteso al Senato e che contiene interventi a sostegno di famiglie e imprese, oltre ad alcune norme sul Superbonus, il Reddito di cittadinanza e il termovalorizzatore di Roma, senza il sostegno dei deputati del M5s che, al momento del voto, hanno abbandonato l’Aula: «Il nostro sostegno al governo è stato esplicitato con la fiducia», ha sottolineato il capogruppo del M5s alla Camera, Davide Crippa. I 5 Stelle potrebbero fare altrettanto anche a palazzo Madama: pur non mettendo a rischio l’approvazione del decreto, che deve arrivare necessariamente entro il 16 luglio (il tempo stringe), il gesto vorrebbe rappresentare un segnale al governo. All’interno della maggioranza l’insofferenza verso la condotta del M5s, che non sostiene i provvedimenti di palazzo Chigi pur continuando a restare nel governo, va crescendo, nonostante i tentativi del Partito democratico di evitare uno strappo: malcontento è stato espresso dai vertici della Lega nei giorni scorsi e oggi Berlusconi è arrivato a chiedere «al presidente Mario Draghi di sottrarsi a questa logica politicamente ricattatoria e di prendere atto della situazione che si è creata». «Così come siamo stati responsabili nel far nascere il governo Draghi, altrettanto lo saremo nell’ultimo scorcio di legislatura», ha aggiunto l’ex premier in una nota alla quale ha affidato le richieste di Forza Italia. «Ecco perché chiediamo che ci sia una verifica della maggioranza al fine di comprendere quali forze politiche intendano sostenere il governo, non a fasi alterne e per tornaconti elettorali, ma per fare le riforme e tutelare gli interessi degli italiani», ha proseguito, lanciando una frecciatina ai 5 Stelle: «Hanno deciso di giocare sulla pelle dell’Italia nell’illusione di ricavarne un dividendo di consensi. È inaccettabile». «Da domani in avanti noi voteremo solo e soltanto quello che serve all’Italia e agli italiani, il resto lo lasciamo votare a Pd e M5s», ha annunciato intanto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo ieri alla festa del partito, a Adro, in provincia di Brescia.