Via libera anche dal M5s che però non ha ancora deciso la linea da adottare quando il testo, dopo essere stato approvato da Palazzo Montecitorio, approderà in Senato

Alla Camera il governo ha incassato la fiducia sul dl Aiuti, approvato dall’esecutivo a maggio e che contiene diverse misure a sostegno delle famiglie e imprese italiane, oltre alle norme sul Superbonus, l’inceneritore di Roma e il reddito di cittadinanza. I sì sono stati 410, 49 i no. Un deputato si è astenuto. Si è trattato del primo banco di prova, all’indomani del faccia-a-faccia tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. Che in mattinata aveva dettato ai suoi parlamentari la linea da seguire: «Ok la fiducia al governo, vogliamo collaborare: voteremo la fiducia alla Camera, al Senato vedremo». Dopo il via libera della Camera – il voto finale è previsto lunedì –, il testo passerà all’esame di Palazzo Madama che avrà una manciata di giorni per passarlo in rassegna e approvarlo prima della scadenza, fissata per il 16 luglio. Cosa farà il M5s? Difficile dirlo. Secondo alcuni osservatori, potrebbe non far mancare i numeri al governo, puntando però ad assenze mirate per dare un segnale. La condotta del M5s, che ha minacciato per giorni una crisi di governo, sta spazientendo il resto della maggioranza. Il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha invitato oggi a «non perdere tempo con i capricci del M5s, con prese di posizione che danneggiano anche l’immagine dell’Italia». «Il governo deve andare avanti a lavorare sul Pnrr, sul sostegno alle imprese, sulla difesa del potere di acquisto, sull’abbattimento delle tasse per le imprese», ha detto in un punto stampa all’Eurocamera, senza risparmiare qualche critica anche al Partito democratico: «Mi auguro che la smetta di insistere con argomenti che non fanno parte del programma di governo». Il riferimento è al provvedimento sulla cannabis e la proposta sullo Ius Scholae, che hanno trovato la ferma opposizione anche della Lega. «Non sono iniziative del Governo ma di partito. Siamo legittimamente e fermamente contrari. Bisogna distinguere dove ci sono le iniziative e le responsabilità. La Lega si metterà di traverso con tutti i mezzi possibili», ha minacciato il ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’uscita dei Gruppi della Camera.