Dopo aver conquistato Lugansk, dove si registrano sporadici combattimenti, Mosca punta su Sloviansk. Un primo assalto è stato respinto dall’esercito ucraino nelle ultime ore

A stretto giro, la guerra in Ucraina potrebbe entrare in una nuova fase: dopo aver conquistato Lysychansk, l’ultimo centro abitato di Lugansk sotto il controllo ucraino, la Russia si prepara a lanciare l’offensiva nella regione di Donetsk, partendo probabilmente da Sloviansk, una città che dista poco più di quindici chilometri dalla linea del fronte russo e che l’artiglieria russa ha già colpito diverse volte nelle ultime ore. È notizia di questa mattina che un primo assalto delle truppe russe nei pressi di Dolyna, in direzione di Sloviansk, è stato respinto dall’esercito ucraino. Che si prepara ad affrontare una battaglia, probabilmente decisiva. «Il destino dell’intero Paese sarà deciso dalla regione di Donetsk. Se ci saranno meno persone, saremo in grado di concentrarci di più sul nostro nemico e svolgere i nostri compiti principali», ha detto il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko, invitando i civili residenti – sono circa 350mila, secondo le stime – ad abbandonare la zona. Quanto sta accadendo in Ucraina ha ripercussioni a livello regionale – la Lituania ha annunciato la reintroduzione del servizio militare obbligatorio, abolito poco dopo l’ingresso nella Nato, a causa dell’invasione russa –, ma anche internazionale, con Svezia e Finlandia ad un passo dall’entrare nell’Alleanza Atlantica (oggi il Parlamento canadese è stato il primo a ratificare i protocolli di adesione dei due Paesi baltici, firmati ieri) e l’Unione europea al lavoro per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, sganciandosi dalla Russia. «La Commissione sta preparando un piano d’emergenza», se la situazione peggiorasse sulle forniture di gas, «è importante avere un approccio coordinato basato su due punti: chiedersi dove c’è più bisogno del gas e come fare in modo che più gas vada in queste aree. In circa due settimane presenteremo questo piano», ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo in conferenza stampa. «L’affronto della Russia all’ordine internazionale non può andare avanti. Gli Stati Uniti continueranno a ritenere Mosca responsabile dell’ingiusta guerra contro l’Ucraina, in tutte le istituzioni e organi multilaterali», ha denunciato intanto il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, in vista della riunione dei ministri degli Esteri del G20 in Indonesia.