Manca all’appello una famiglia su quattro; pesanti ritardi nella verifica dell’Isee

I numeri del monitoraggio dell’Inps confermano, purtroppo, i più foschi presagi espressi in tempi non sospetti in particolare dalla Ugl. In occasione della approvazione del disegno di legge che ha introdotto l’assegno unico e universale per i figli a carico, l’Ugl allertò il governo: mettendo insieme due strumenti molto diversi, come gli assegni familiari, erogati a richiesta, e le detrazioni per i figli a carico, che agiscono in automatica nel corso dell’anno o in sede di dichiarazione dei redditi, molte famiglie finiranno per rimetterci. La prova dei fatti arriva oggi dai numeri. Una famiglia su quattro non ha ancora presentato la domanda; non avendolo fatto finora, non avrà diritto a percepire gli arretrati. Poco vale, quindi, che già circa 6 milioni di famiglie si siano già attivate, in quanto si è davanti ad una copertura assolutamente insufficiente. Oltretutto, pure per chi ha presentato la domanda continuano a registrarsi delle forti discrepanze fra quanto percepito finora e quanto piuttosto si avrebbe diritto a percepire. L’Inps, infatti, in un certo numero di casi difficile da quantificare è stata erogata la somma base di 50 euro, nonostante la presentazione dell’Isee, allegato alla domanda. La somma di 50 euro spetta a chi non allega l’Isee o a chi ha un indicatore superiore a 40mila euro; in tutti gli altri casi, l’assegno è ben più sostanzioso arrivando fino a 175 euro al mese.