Entro il 31 ottobre le parti si sono impegnate a verificare l’andamento epidemiologico

Un testo più agile rispetto al precedente, anche alla luce della maggiore conoscenza che si ha del fenomeno. Il nuovo Protocollo condiviso contenente le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19 nei luoghi di lavoro privati, sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e le altre parti sociali nel tardo pomeriggio di giovedì, è articolato in tredici punti, l’ultimo dei quali dedicato al ruolo dei comitati aziendali, settoriali o territoriali Covid-19 e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Trattandosi di una intesa fra le parti non può, per la sua natura, andare oltre la normativa vigente che è infatti richiamata più volte, dalla gestione dei contagi all’utilizzo della mascherina Ffp2, dal lavoro agile alla presenza di lavoratori fragili. Il cuore del Protocollo, la parte sicuramente più attesa, è trattata al punto 6, dove si danno le indicazioni operative per l’impiego delle mascherine nei settori diversi da quelli disciplinati dalla legge, come i trasporti e la sanità. L’utilizzo della mascherina è rimesso alla valutazione del medico competente e del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, i quali dovranno tener conto delle condizioni della persona, della sua mansione e del rischio assembramento. Il ministero del lavoro ha infine confermato che saranno prorogate le misure sullo smart working semplificato e di tutela dei lavoratori fragili.