«Drammatico» lo stato della risorsa idrica nel Lazio

Dopo gli ultimi rovesci, che pur non hanno risolto l’emergenza sul bacino padano, l’epicentro della siccità si sta spostando, estendendosi verso le regioni del Centro Italia. Lo sostiene l’ANBI, l’Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari, diffondendo il suo ultimo Osservatorio. Che contiene molti dati, utili a comprendere la situazione nel Paese. Nelle Marche «ormai si rischia il razionamento degli approvvigionamenti idrici», in Toscana il 90% del territorio è in una condizione di siccità estrema e non si ferma la riduzione delle portate dei fiumi, Bisenzio e Ombrone, quasi azzerati. L’ANBI definisce invece «drammatico» lo stato della risorsa idrica nel Lazio. Negli ultimi giorni, specie al Nord, si sono verificati diversi rovesci: «La violenza di alcuni episodi meteo registrati al Nord è indicativa del paradossale rischio, cui la siccità sottopone il nostro territorio: rovesci copiosi ed improvvisi su terreni aridi, li trasformano in moltiplicatori del rischio alluvionale, perché incapaci di assorbire forti quantità d’acqua», osserva il direttore generale di ANBI, Massimo Gargano, denunciando «l’inarrestabile cementificazione di ampie porzioni di territorio e la più volte denunciata inadeguatezza della rete idraulica dopo anni di mancati investimenti per la prevenzione idrogeologica» che «ci rendono oggi più che mai vulnerabili».